L'area di produzione

Guarda le diverse aree per scoprire dove nascono i vini Doc Venezia. Questa mappa, semplice ed efficace, vuole mostrare la vastità e la complessità dei terreni che li caratterizzano, i luoghi da visitare gustando qualche pietanza tradizionale.

Partendo dalle Prealpi, ai piedi delle Dolomiti, si estende una vasta pianura caratterizzata dalla presenza di grandi fiumi, acque di risorgiva di provenienza dolomitica e terreni diversi. La grande passione e la cultura del viticoltore fanno il resto. Il risultato sono i grandi vini veneziani, meritevoli di tutte le tavole del mondo.

Per la Doc Venezia il Terroir non corrisponde solo al legame fra suoli, clima e vino, ma può essere molto liberamente tradotto come il “senso del luogo”, è la sintesi del rapporto tra ambiente e vignaiolo
L’estesa area in cui nasce la Doc Venezia è stata oggetto di approfonditi studi di zonazione.

L’area interessata è frutto di un lungo periodo di glaciazioni e di successivi depositi alluvionali.

Il territorio è segnato dalla presenza di alcune antiche vie d’acqua: il Tagliamento, il Livenza, il Piave e il Brenta trasportano elementi dapprima grossolani e poi sempre più fini.

La molteplicità di suoli si può dividere idealmente in due macro aree separate dalla fascia delle risorgive: la zona dell’alta pianura e la zona della bassa pianura.

L’alta pianura ha suoli tendenzialmente ghiaiosi, dotati di buon drenaggio, che obbligano le radici delle viti ad esplorare gli strati profondi del suolo. A questi terreni corrispondono delle condizioni climatiche altrettanto peculiari: gli sbalzi termici tra giorno e notte, e la buona ventilazione, fanno sì che si concentrino le componenti aromatiche negli acini. Queste le condizioni ottimali per produrre soprattutto vini bianchi, freschi, eleganti, aromatici con importanti note floreali e di frutta bianca.

La bassa pianura ha suoli composti da materiali più fini, principalmente argille e limo. Questi terreni, ben equilibrati, danno origine a vini rossi strutturati, con importanti note di frutti rossi, ma anche a vini bianchi aromatici, pieni, strutturati e che si prestano bene all’invecchiamento.

Fra l’alta e la bassa pianura vi è̀ la fascia delle risorgive, un’area davvero interessante principalmente dal punto di vista paesaggistico e ambientale. A chi vi transita regala grandi suggestioni.

L’area si divide in alta e bassa pianura:

I corsi d’acqua che caratterizzano l’alta pianura presentano alvei stretti e correnti più spinte. L’azione della corrente ha fatto sì che i materiali di origine dolomitica più consistenti fossero trasportati e depositati lungo il corso “alto” dei fiumi, mentre, i detriti “fini” e più leggeri, sono giunti sino alla zona della bassa pianura.

I detriti più grossolani hanno dato origine a suoli principalmente “ghiaiosi”, ricchi di scheletro e che, per tipologia, permettono un buon drenaggio del terreno.

Questa caratteristica è fondamentale dato l’alto livello di precipitazioni che si hanno per la vicinanza alla pedemontana, area in cui giungono le prime nubi che per effetto di ostacolo fisico – la collina – rilasciano le piogge più abbondanti.

L’area è caratterizzata da un clima con un elevato sbalzo termico che dona freschezza ai vini.